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Sviluppi e trend nel mondo della moda svedese

La moda svedese sta cambiando. Proprio come nel campo del design nel suo complesso, molti stilisti si sono allontanati dalla mera ricerca della funzionalità nel disegno e progettazione dei loro capi. Mentre H&M esporta lo stile svedese in tutto il mondo attraverso la vendita di capi d’abbigliamento con prezzi ampiamente abbordabili, un numero sempre più alto di designer d’avanguardia sta aprendo la strada verso una espressione più creativa nel campo della moda svedese.

Sandra Backlund ha portato sulle passerelle internazionali uno stile ben lontano dal tradizionale approccio pragmatico svedese. Stravaganti ed espressive, le sue creazioni di lana spessa sono il tipico esempio di artigianalità svedese. I suoi esperimenti hanno come mezzo la silhouette naturale del corpo. Il primo premio ricevuto nel 2007 al festival della moda di French Hyères ha rappresentato per la Backlund il suo biglietto d’entrata nel palcoscenico internazionale.

Un approccio altrettanto artigianale è quello scelto Rickard Lindqvist, ma la sua espressione è completamente diversa. Con le tradizionali tecniche sartoriali, crea versioni leggermente anarchiche di abbigliamenti in origine classici. Attualmente Rickard sta svolgendo un dottorato di ricerca presso la Scuola tessile di Borås e questa è anche la prova del fatto che la moda è riuscita a ricavarsi uno spazio in ambito accademico. Nel 2006 l’università di Stoccolma ha dato vita al Centro per gli studi sulla moda, assegnando le prime cattedre per tale ricerca.

Mentre il mondo della moda svedese è piena evoluzione creativa, molti designer stanno lottando per trasformare il loro talento in un business redditizio. Ma le tre sorelle dietro il marchio Minimarket, Sofie, Pernilla e Jennifer Elvestedt, hanno trovato la loro ricetta per il successo. Fanno collezioni caratterizzate da forme femminili con influenze maschili, spesso utilizzando colori forti che, secondo le loro stesse parole, “mirano a completare altri marchi svedesi piuttosto che a competere con loro “. E’ comunque chiaro che le tre sorelle si sono guadagnate un discreto successo commerciale avendo i loro abiti esposti e venduti nei negozi di tutto il mondo.

Il tema della coscienza ecologica sembra avere raggiunto anche il mondo dell’alta moda. Alcuni marchi come Camilla Norrback, Julian Red e Nudie si battono per una maggiore consapevolezza etica ed ambientale nel mondo della moda, e hanno iniziato a dimostrare che ciò che è eco può può anche essere considerato chic. Quando si acquista jeans nuovi, non si considera il fatto che nel loro processo di produzione viene utilizzato l’equivalente del consumo minimo di acqua in un anno, in un mondo dove un miliardo di persone non ha purtroppo accesso all’acqua potabile.

Quello che è stato che è stato definito come “il miracolo della moda svedese ” ha effettivamente avuto inizio nel mondo del denim, con marchi come Acne, Nudie e WESC che hanno raggiunto un ampio successo mondiale. Un altro dei seguaci della moda del jeans, Cheap Monday, si è creato un nome molto velocemente ed è stato venduto a H&M nel 2008 per la straordinaria cifra di 500 milioni di SEK.

Tra gli svedesi, l’interesse per la moda è esploso negli ultimi dieci anni. H&M, con i suoi capi alla moda venduti a prezzi accessibili sicuramente ha largamente contribuito a questa evoluzione, supportata anche dal fatto che la situazione economica è migliorata per la maggior parte degli svedesi. Una reazione contro la cultura del consumismo, tuttavia, è il crescente mercato di seconda mano che ha preso piede nel mondo della moda in Svezia. Haute couture dello scorso anno può essere considerata la street wear di quest’anno.

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